Come accade sempre è una mattina d’autunno come altre ad Aberfan, nel Galles meridionale.
Il tempo è da giorni molto umido e piovoso, cosa normale a queste latitudini, e il paesaggio è coperto da una spessa coltre di nebbia.
Sono le 9:15 del 21 ottobre 1966 e nella scuola primaria Pantglas, situata a monte del villaggio composto da 5.000 anime, si fa festa. Si tratta, infatti, dell’ultimo giorno di lezione prima delle vacanze di Midterm e per festeggiare la ricorrenza, tutti i bambini e gli insegnanti si spostano nella sala riunioni, la più ampia dell’edificio, dove sono previsti canti e recite di poesie.
Le finestre della stanza si affacciano sulla Myniydd Merthyr, una collina alta 493 metri che è il centro delle attività estrattive minerarie della zona. Essa è caratterizzata nella parte superiore dagli ingressi dei pozzi che conducono alle miniere di carbone.
Quando il prezioso minerale viene estratto, si ha la pericolosa abitudine di accumularlo qui in attesa che i camion lo portino a valle. La procedura viene fatta per separarlo dalle impurità e dai detriti di ogni genere, che invece restano sul posto.
In decine di anni di attività, di questi detriti se ne sono accumulati circa 160.000 metri cubi che quando si bagnano si gonfiano e diventano sempre più pesanti, mentre il loro equilibrio diventa sempre più precario. Un fattore che dovrebbe mettere in allarme, visto che in Galles la pioggia è tutt'altro che un evento.
Ma non è così.
Quella mattina, la spessa nebbia impedisce a tutti di vedere la collina, dalla quale all'improvviso parte un un boato. Il pavimento della scuola inizia a tremare e gli insegnanti ordinano ai bambini di ripararsi sotto i banchi.
Non servirà a nulla.
Dalla cima del Myniydd Merthyr, alle 9:15 esatte del 21 ottobre 1966, la massa di 160.000 metri cubi di detriti ormai ridotta a una densa fanghiglia, si stacca precipita a valle.
Il primo edificio che incontra è la scuola primaria Pantglas che viene completamente rasa al suolo. In pochi secondi perdono la vita 144 persone, 116 bambini e 28 adulti appartenenti al personale scolastico.
Per il Regno Unito è una tragedia apocalittica e le immagini dei funerali delle vittime fanno il giro del mondo. Nove giorni dopo il disastro, viene a visitare personalmente il sito anche la Regina Elisabetta.
Più tardi, si stimerà che 120.000 metri quadrati di fango si sono fermati lungo le pendici del rilievo, ma i 40.000 rimasti sono arrivati fino al paese a grande velocità, travolgendo il primo edificio che gli sbarrava la strada, la scuola primaria Pantglas.