Il Centro Commerciale Sampoong viene costruito alla fine degli anni '80 e apre al pubblico nel luglio del 1990.

È un edificio suddiviso in due ali, sud e nord, collegate da un atrio, e comprende cinque piani fuori terra, tra cui un piano ristorante, e quattro piani interrati, tra cui il parcheggio. È considerato uno dei centri commerciali più prestigiosi della Corea del Sud ed è in grado di accogliere più di 34.000 persone al giorno.

La mattina del 29 giugno 1995 il manager del centro commerciale viene chiamato a controllare degli strani rumori provenienti dal tetto dell'edificio. Il manager nota che il tetto presenta delle crepe provocate dallo spostamento dei radiatori dell'aria condizionata, avvenuto due mesi prima.

Qualche ora dopo anche i proprietari di un ristorante del quinto piano lo avvertono della presenza di alcune crepe intorno a una colonna e in conseguenza di questo il ristorante viene chiuso e l'accesso all'area circostante vietato. Nel frattempo, leggere vibrazioni e rumori si propagano all'interno dell'edificio costringendo il responsabile del centro commerciale a spegnere l'aria condizionata pensando che quella fosse la causa.

Poche ore dopo viene organizzato un incontro per fare il punto sulla situazione. All'incontro sono presenti il proprietario, il manager e l'ingegnere dell'edificio che suggerisce di far evacuare i clienti e il personale e di chiudere il centro commerciale ma il suo appello non viene ascoltato.

Nel frattempo nell'edificio si iniziano a propagare boati provenienti dal quinto piano con l'ultimo che fa tremare il Centro Commerciale Sampoong. Immediatamente gli allarmi si attivano ma è troppo tardi poiché l'edificio collassa in meno di venti secondi.

Tra le macerie rimangono intrappolate 15.000 persone tra clienti e personale e sul luogo dell'incidente giungono subito molte persone, tra soccorritori e volontari, per cercare di liberare le vittime dalle macerie. Durante la notte vengono utilizzate più di 30 ruspe e scavatrici per velocizzare il lavoro.

Alla fine del primo giorno di lavori 300 persone vengono estratte vive ma sono già 44 quelle che non cel'hanno fatta. Alla fine del secondo giorno il sito viene ritenuto troppo pericoloso e i lavori di soccorso vengono sospesi. I familiari delle vittime manifestano contro questa decisione e la parte di edificio ancora in piedi viene messa in sicurezza per riprendere le ricerche.

Durante il quarto giorno i morti accertati salgono a 107 e dopo una settimana le autorità dichiarano che ci sono poche speranze di trovare ancora superstiti ma che si sarebbe continuato a scavare per liberare le salme dei defunti dalle macerie.

Dodici giorni dopo il crollo una donna viene estratta viva dalle macerie e il fatto si ripete a sedici giorni dal crollo quando un'altra donna viene ritrovata ancora in vita. Ma è l'ultimo miracolo, poiché tutti gli altri che sono rimasti sotto sono recuperati quando non c'è più niente da fare.

In totale nel crollo perdono la vita 502 persone e altre 937 rimangono ferite gravemente. Dopo il crollo del Centro Commerciale Sampoong vengono avviate delle indagini per chiarire l'accaduto.

Abbandonate le teorie della fuga di gas e dell'attacco terroristico venne ipotizzato che il Centro Commerciale Sampoong fosse crollato a causa di un cedimento strutturale.

Studiando le planimetrie dell'edificio, l'ingegnere scoprì che le dimensioni delle colonne che dovevano sorreggere l'edificio erano state ridotte da 80 cm a 60 cm, mentre le barre di ferro che dovevano sorreggere le colonne erano state ridotte di numero, da 16 a 8 e le barre all'interno del pavimento di ogni singolo piano erano situate 5 cm più in basso del dovuto rendendo impossibile per le colonne scaricare lo stress del carico che portavano.

Nonostante questo, l'edificio aveva ancora un margine di errore che gli avrebbe consentito di non crollare. Durante gli interrogatori del proprietario, del manager e dell'ingegnere dell'edificio vennero alla luce però altre modifiche. All'inizio il Centro Commerciale Sampoong doveva avere solo quattro piani ma il proprietario aveva deciso di aggiungerne un altro per avere più spazio. Quando l'azienda edile si era rifiutata per questioni di sicurezza il proprietario le aveva tolto l'incarico e aveva fatto terminare il lavoro dai propri dipendenti. Il quinto piano era stato costruito con l'idea di accogliere una pista da pattinaggio a rotelle ma il progetto fu cambiato per poter accogliere otto ristoranti, aggravando il peso che doveva sostenere. Inoltre, pochi mesi prima del crollo, le unità dell'aria condizionata presenti sul tetto erano state spostate perché considerate rumorose dagli edifici vicini; questo spostamento aveva indebolito ulteriormente le colonne dell'edificio.

Il proprietario del Centro Commerciale Sampoong fu accusato di negligenza e condannato a 10 anni e mezzo di carcere, ma la sentenza fu ridotta a 7 anni nel 1996. Il manager fu accusato di omicidio accidentale e corruzione e fu condannato a 7 anni di carcere. L'amministratore dell'area dove sorgeva il Centro Commerciale Sampoong fu condannato a 3 anni di carcere per corruzione e l'ex capo della zona fu condannato a 10 anni per aver accettato dei soldi dal proprietario del centro commerciale.

Inoltre furono condannati anche l'ex amministratore del distretto di Seocho-gu e la ditta che terminò i lavori di costruzione.

Foto 1 서울특별시 소방재난본부 - 서울특별시 소방재난본부 최광모, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=41556298

Foto 2 서울특별시 소방재난본부(Seoul Metropolitan Fire & Disaster Headquarters) - 서울특별시 소방재난본부(Seoul Metropolitan Fire & Disaster Headquarters), CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=40996835