È il 21 dicembre 1985, mancano pochi giorni a Natale e la testa è già alle festività in arrivo.
Ale 4.40 del mattino, nella raffineria Agip di Vigliena, nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio un guardia giurata sta ultimando il suo giro e sente un forte odore di benzina. A quell'ora la nave cisterna Agip Gala sta scaricando 20mila tonnellate di benzina super. Ne mancano 11mila mentre altre 9mila sono già nell'area centrale del deposito, in attesa dei controlli della Finanza.
Forse un attimo di stanchezza delle squadre di turno, forse una fatalità, fatto sta che 33 minuti dopo il serbatoio si riempie e la benzina inizia a fuoruscire. Basta una minima scintilla per scatenare l'inferno con 25 serbatoi che saltano per aria. È proprio al centro del deposito che avviene l'incendio. L'esplosione che ne consegue è violentissima e per due persone investite dalle fiamme non c'è nulla da fare. Ma è l'inferno anche per i sopravvissuti. "Vedevo solo fiamme e fumo, i serbatoi esplodevano uno dopo l' altro. Non si respirava", raccontò tempo dopo Agostino Galloni, appuntato della Guardia di Finanza.
Nelle case più vicine all'area industriale è il panico. In via della Breccia di Sant' Erasmo crollano due vecchie abitazioni per l'onda d'urto e restano sepolte due donne che perdono così la vita. L'onda di calore sprigionata dal rogo colpisce la vicina ferrovia Circumvesuviana fino a lambire la stazione centrale, investendo anche un treno con quaranta viaggiatori che restano feriti. Armando Sodano, capostazione, avrebbe poi raccontato che "la strage è stata evitata per miracolo" perché al momento dell'esplosione il treno viaggia a bassa velocità e non deraglia.
La catastrofe è drammatica anche dal punto di vista ambientale, e non solo per il denso fumo nero che avvolge per giorni la città intera. Due tonnellate di benzina e gasolio finiscono nelle fogne, raggiungendo il mare attraverso il torrente Pollena.
Fu un dramma per Napoli: cinque morti, cieli neri e fiamme per una settimana, città divisa in due con circolazione bloccata fino all'autostrada. Furono 165 i feriti, 2.594 persone rimasero senza casa. In totale, 100 miliardi di lire di danni.