Sono le 20 del 5 maggio 1992, e nello stadio Armand-Cesari di Furiani in Corsica, tutto è pronto per la semifinale della Coppa di Francia 1991-1992 tra l’SC Bastia e l'Olympique Marsiglia.
Gli spalti sono affollati, la partita vale un pezzo di stagione; l’Olympique Marsiglia, in quel momento è la squadra più forte del campionato francese con 4 titoli consecutivi vinti, mentre per il club corso un’eventuale vittoria significherebbe l’accesso alla Coppa delle Coppe.
I tifosi rumoreggiano e pestano i piedi sulle tribune, in attesa dell’ingresso in campo delle squadre previsto per le 20.30. Improvvisamente, alle 20:23, la parte superiore della tribuna nord crolla, e si schianta sullo stadio. Gli spettatori seduti in tribuna fanno un volo di 15 metri.
È panico, alcune persone fuggono, travolgendone altre, e invadono il prato per sfuggire al crollo e alla calca. Alcuni passano davanti alle telecamere per indicare ai loro familiari a casa di essere salvi.
Partono i primi soccorsi. Tutte le risorse mediche dell’isola vengono impiegate nella cura dei feriti. L’aeroporto viene trasformato in un improvvisato ospedale da campo. Il numero dei feriti è talmente alto che alcuni vengono trasferiti sulla terraferma e portati negli ospedali della Francia. Il bilancio finale è di 18 morti e 2.357 feriti tra spettatori e operatori dei media. Del crollo non esistono immagini ufficiali, ma solo un video amatoriale di uno spettatore rimasto incolume.
Le cause del crollo sono state chiaramente individuate nei lavori eseguiti per ampliare la capacità dello stadio nei mesi precedenti la partita. In vista di una notevole affluenza di pubblico, proprio per il valore degli avversari, il Club del Bastia aveva voluto infatti aumentare il numero di posti del 50%. Le autorità locali avevano approvato il progetto senza restrizioni.
Il giorno stesso dell’incontro i lavori di ampliamento non erano ancora terminati, e le condizioni di sicurezza non giudicate sufficienti. Eppure si sono venduti biglietti è dato accesso agli spettatori.
Successivamente al disastro, è stata aperta un’indagine. L’inchiesta ha concluso che ci sono state numerose violazioni delle norme relative alla costruzione della tribuna nord, e che l’atteggiamento dei dirigenti sportivi e comunali è stato irresponsabile.
Il rapporto conclude che “Le soir du 5 mai, il n'y a pas eu de fatalité”, ovvero il crollo era inevitabile. Dopo un processo, alcuni di coloro che sono stati giudicati responsabili hanno scontato qualche anno di carcere.
La partita non è mai stata giocata. Successivamente la Federcalcio francese ha deciso, in segno di lutto e d’accordo con le società, di non recuperare la sfida né di giocare la finale (a cui si era già qualificato il Monaco), in programma al Parco dei Principi di Parigi, annullando l’edizione.
Nel 1996, lo stadio Armand-Césari è stato ricostruito e solo una delle tribune costruite nel 1992 è stata lasciata. La capacità attuale è di 18.000 posti.
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